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“Loda le virtù della grande Terra, che alimenta nuova vita e genera nuovi valori”
E’ da questo passo dell’I Ching (un classico cinese anche noto come Libro dei Cambiamenti) che Shiseido prende il suo nome.
Nel 1872, infatti, la traduzione degli ultimi quattro ideogrammi giapponesi della citazione Ban Butsu Shi Sei fu scelta come radice del nome dell’Azienda fondata a Ginza, nel cuore di Tokyo, e quindici anni dopo, nel 1897, venne lanciato il primo prodotto cosmetico, Eudermine, una lozione per la pelle caratterizzata dal colore rosso che conquistò subito le consumatrici, tanto che nel 1997, in occasione del suo centenario, venne riproposta con un packaging audace e moderno.
Nel 1906, Shinzo Fukuhara (il futuro primo presidente Shiseido) si imbarcò su una nave a vapore diretta in America per studiare farmacologia occidentale alla Columbia University e, dopo la laurea, si trasferì in Francia per imparare l’arte della fotografia, dando così vita a una raccolta di immagini divenuta poi un capolavoro dell’arte fotografica giapponese.
Amante di arti, scienze e cultura occidentale, Shinzo tornò in Giappone per regalare una nuova sensibilità artistica al mondo orientale e, proprio grazie alla sua cultura e alle sue passioni, Shiseido divenne il marchio all’avanguardia che conosciamo oggi, consenguendo i migliori risultati sia in campo artistico sia in campo scientifico, ispirandosi costantemente alla radice del proprio nome “alimenta nuova vita e genera nuovi valori”.
Nel 1916, lo stesso Shinzo disegnò il logo che ancora oggi rappresenta visivamente il marchio: l’hanatsubaki, ovvero un elegante fiore di camelia che galleggia soave in una ciotola d’acqua.
Ancora oggi, infatti, su ogni singolo prodotto vengono impresse la “S” del marchio e l’hanatsubaki, che unitamente al colore rosso rappresentano la lunga storia di Shiseido, fatta di tradizione, ricerca scientifica e innovazione in campo cosmetico.
Marina Donato