Come scegliere i colori “giusti”, capaci di esaltare la propria bellezza?

Innanzi tutto, individuando la propria appartenenza a una tipologia cromatica “calda” oppure “fredda”, accostando vicino al volto un colore caldo come il giallo oppure freddo come il grigio. La nuance capace di sublimare otticamente il vostro incarnato decreterà, in linea generale, la vostra tipologia cromatica.

La teoria dei colori, infatti, è utilissima per trovare la tavolozza più adatta alla propria tipologia, basata sull’armonia complessiva di carnagione, occhi e capelli.

Nella specie, il fondotinta andrà scelto in base al sottotono di pelle: avorio (neutro), rosato (freddo), olivastro (freddo), dorato (caldo), ambrato (caldo). Mai scegliere un fondotinta più chiaro, più scuro o che appaia in contrasto con il colorito naturale della pelle (per correggere eventuali problematiche, infatti, esistono prodotti specifici chiamati correttori del colorito, che andranno sfumati sotto il fondotinta).

Gli ombretti, invece, dovranno intensificare il colore delle iridi, senza contrastare con l’incarnato.
In linea generale, dunque, gli occhi verdi verranno esaltati dal prugna (caldo) o dell’orchidea (freddo),
gli occhi azzurri dal rame (caldo) o dal grigio perla (freddo), gli occhi nocciola dal verde oliva (caldo) o dal malva (freddo), mentre gli occhi neri acquisteranno mistero e profondità grazie a un tocco di melanzana (caldo) oppure blu notte (freddo).

La nuance di gloss o rossetto andrà scelta, poi, rigorosamente in base al sottotono della propria pelle.
Solitamente, infatti, i prodotti per labbra vengono suddivisi in 3 gamme di colore (rossi, rosati e neutri) e ogni categoria racchiude al suo interno tonalità sia calde sia fredde (Esempio: il rosso fuoco, caratterizzato da una punta di giallo, donerà maggiormente alle pelli dorate, mentre il rosso rubino, raffreddato da una punta di blu, esalterà prevalentemente gli incarnati olivastri).

Il blush, infine, dovrà essere il più possibile coordinato al colore delle labbra, seguendo il medesimo criterio di suddivisione cromatica.

Marina Donato